Non mi sento in colpa. È semplicemente successo. Dopo quasi 10 anni di matrimonio ho tradito mia moglie. Prima di farlo sono stato a lungo combattuto e mi sono più volte chiesto che razza di marito fossi. Dopo che la nostra sessualità coniugale ha praticamente cessato di esistere, non ce l’ho fatta più e ho chiesto consiglio a un buon amico.
Lui è gay e sta insieme al suo ragazzo da una vita. Gli ho raccontato tutto e lui mi ha dato una risposta che non solo mi ha molto sorpreso, ma mi ha anche fatto vedere la situazione sotto tutt’altra luce. C’è poco da fare: sono un uomo di 38 anni e ho bisogno di fare sesso regolarmente.
Ma come devo reagire se mia moglie dopo tre gravidanze semplicemente non ha più voglia di fare l’amore? Come uomo e padre di famiglia, questo mi fa sentire come un ramo che viene tagliato dall’albero.
Vincitore del test “Avventura”
Ero davvero confuso. Non me lo sarei mai immaginato. È chiaro che avevo già sentito parlare delle relazioni aperte di alcune coppie gay, ma non pensavo che la cosa riguardasse il mio amico e il suo uomo, dal momento che vanno d’amore e d’accordo. Abitano proprio di fianco a noi e sono una coppia come tutte le altre, anzi: sono quasi una coppia modello.
Ovviamente sono anche amici di altre coppie gay, alcune delle quali abbiamo avuto il piacere di conoscere durante una grigliata o due, ma ce ne saremmo accorti se lì da loro ci fosse un continuo va e vieni di uomini sconosciuti.
A un certo punto lui mi ha detto una cosa che mi rimarrà sempre impressa nella memoria: “Sai, le donne fanno sesso allo scopo di costruire un nido. Noi uomini facciamo sesso per rilassarci. Ed è naturale che abbiamo bisogno di varietà, ogni tanto!”. Questa frase è stata per me come un’illuminazione: era la soluzione a tutti i miei problemi e ha finito per salvare il mio matrimonio e la mia famiglia. Da allora, come spiegavo all’inizio del mio racconto, non mi sento assolutamente in colpa quando faccio sesso con altre donne. Ero davvero grato al mio amico per i suoi consigli preziosi.
Chiaramente ero anche molto curioso e ho provato a porgli diverse domande per venire a sapere di più sulle sue esperienze. A quel punto, mi ha semplicemente proposto di unirmi a lui la prossima volta che andava a Grosseto. Prima, però, mi ha consigliato di fare una piccola ricerca su Internet per trovare già da prima una potenziale partner sessuale. Si è raccomandato che ne scegliessi una che si trovasse nella mia stessa situazione.
All’inizio non capivo cosa intendesse. Poi, una sera, mi ha preso in disparte e mi ha mostrato diversi siti online. Sapevo che venivano usati da uomini in cerca di altri uomini, così come da uomini in cerca di donne. Ma che lo facesse anche gente sposata?! Probabilmente ero troppo fissato con l’ideale della fedeltà per concepire una cosa del genere. Siccome però ero davvero frustrato dalla mancanza di sesso, del quale ho bisogno come dell’aria che respiro, la cosa mi ha molto incuriosito. Il mio amico mi ha fatto vedere come funzionavano le chat sui siti gay che frequentava lui. Per me era come immergermi in un mondo completamente nuovo. Poi ha cliccato su uno dei siti „misti“, in cui c’era sia gente eterosessuale che bisessuale e omosessuale. Era come un supermercato delle possibilità.
Mi ha insegnato un paio di cose e ha detto: “Ora devi solo creare un profilo personale e aspettare un po’!” Ovviamente l’ho fatto e, anche se non potevo crederci, ho ricevuto diverse interessanti richieste di chat quella sera stessa. Il mio amico mi ha spiegato tutto quello che c’era da sapere su quel tipo di sito e ha aggiunto: “Domani, quando inizi a sentire voglia, vieni qui col tuo portatile, ti connetti al nostro router, e stai a vedere che succede.”
Mi sono iscritto a un paio dei portali che mi ha consigliato il mio amico, e lui mi ha confidato che, per puro divertimento, a volte li frequenta sotto falsa identità. Mi ha raccontato di fare finta di essere un’altra persona e che proprio quell’aspetto del „gioco“ lo stimola altamente. Dice che fa bene alla sua autostima sapere di venire desiderato anche quando nessuno sa chi è veramente. L’ha descritto come „un brivido erotico“ che di tanto in tanto ha bisogno di provare.
Ovviamente io non lo giudico per questo, anzi: come dicevo prima, gli sono davvero grato per la sua onestà e per tutto quello che ha fatto per me. Grazie a lui ho imparato a essere più tollerante e aperto verso la mia stessa sessualità e a non sentirmi in colpa quando faccio sesso con altre donne. La cosa migliore di tutta la faccenda, è che la maggior parte di queste donne non hai mai fatto mistero di avere un marito o un fidanzato. Quello che cercano, è semplicemente un po’ di divertimento con qualcun altro, che poi è esattamente quello che cerco anch’io! Non ho mai nascosto di essere in una relazione che non voglio mettere in pericolo. Ho sempre messo in chiaro che sono interessato solo ad avventure di carattere puramente sessuale.
Il mio amico mi ha consigliato fin dall’inizio di non pubblicare foto sul mio profilo. È più sicuro mandarle attraverso messaggi privati. Per motivi di discrezione, ho seguito il suo suggerimento. Finalmente è venuto il giorno in cui siamo andati a Grosseto insieme. Per me si trattava del primo appuntamento con una donna contattata online. Dalla sua descrizione, pareva essere esattamente il mio tipo. Il mio amico mi ha lasciato in stazione, mentre lui si è recato a una sauna. Abbiamo stabilito un’orario per ritrovarci più tardi, di modo che entrambi avessimo abbastanza tempo per i nostri rendez-vous. Mi sono incontrato con la donna in questione in un caffè del centro. Lei è stata puntualissima e l’ho riconosciuta subito. Ero incredibilmente nervoso.
Per fortuna lei mi ha subito messo a mio agio, rivelandomi che non era la prima volta che faceva questo tipo di esperienza. La sua disponibilità e apertura mentale mi hanno positivamente sorpreso. Siamo andati in un albergo lì vicino, nel quale io avevo precedentemente prenotato una stanza. Chiaramente mi ero assicurato di poter pagare in contanti, in modo da non lasciare alcuna traccia. Per il resto, il mio amico mi avrebbe fornito un alibi in caso mia moglie si fosse insospettita. Non era nemmeno una bugia. Siamo davvero andati a Grosseto. L’unico dettaglio omesso è che non abbiamo passato tutto il tempo assieme. Fino a oggi mia moglie non dubita di niente. Faccio solo degli innocui viaggi col vicino di casa gay. Che cosa mai dovrebbe succedere? Dopo quella prima volta, mi concedo regolarmente questo tipo di avventura. Una o due volte al mese.
Con alcune donne mi sono incontrato più di una volta, ma si è sempre trattato di scappatelle. Faccio sesso per rilassarmi. Niente di più e niente di meno. Da quando sono così sereno e tranquillo, anche l’intesa erotica con mia moglie è migliorata. Abbiamo addirittura ripreso a fare l’amore ogni tanto. Chissà se davvero non sospetta di niente. Lo spero proprio! Non voglio ferirla con la mia infedeltà.
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